Hatebook

_PROLOGO_
Sempre più di frequente mi viene posta la seguente domanda:
"Ma perchè non hai Feisbuuch?? Ce l’hanno tutti ormai…Dai, iscriviti anche tu!"

ISCRIVERMI IO A FACEBOOK?? MAI!
Il perchè? semplice… 

Credo basti portare per intero il passaggio di Paolo – Molleindustria, per spiegarne il perchè:

"L’unica cosa da notare è che i social networks come Facebook sono
progettati precisamente per incoraggiare

la produzione perpetua di
pseudocontenuti (pubblica la tua opinione, rispondi, commenta, tagga)

nell’obbiettivo di "attivare" anche il più pigro e antitecnologico
degli utenti.

L’utenza si espande e la fruizione, diciamo così,
"attiva" o "partecipativa" delle informazioni diventa di massa.

Insomma succede che anche i giovani cripto-berlusconiani, i
qualunquisti, la vecchia maggioranza silenziosa inizia

a produrre
qualche sconnesso enunciato nel frastagliato spazio pubblico del social
network.

E non mi sorprende che in questo passaggio gli enunciati
ricordino quelli del monologo televisivo destroide.


Più che una "cultura convergente del centrodestra" vedo, nel contesto
dell’iperconnesso web 2.0,

un indebolimento del fenomeno dell’echo
chamber. Da tempo internet ha smesso di essere un covo di anarchici e
freaks

e presto l’utenza attiva smetterà di essere dominata da persone
istruite, informatizzate e vagamente progressiste.

Penso ci farà bene
sentire l’opinione di chi l’opinione se l’è formata guardando la tivvù.


Ma soprattutto farà bene a questi nuovi utenti la scoperta di un
ambiente più dialettico in cui ci si scontra,

si argomenta e
contro-argomenta in continuazione. "

 

 

 

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4 Responses to Hatebook

  1. g. says:

    Certo, la libertà è centrale. Tuttavia, il problema è che facebook viene visto da molti proprio come un’espressione di libertà, in cui uno si può esprimere liberamente e dire e fare quello che gli pare…
    Senza inquadrare tutto questo nel quadro liberticida ed economico in cui si trova, secondo me si perde di vista il problema…

  2. G2. says:

    g. ti sbagli non è un problema economico e di libertà …. e’ un problema di L I B E R T A ‘ 🙂 la parte economica mi preoccupa molto meno. Non mi è chiaro il meccanismo per il quale una telecamera o internet abbiano questo grande potere persuasivo.
    I film hanno mostrato sul piccolo schermo lacrime, passioni, amori conferendo alla TV lo status di luogo più adatto per mostrare i propri sentimenti ?
    Chi ostenta lacrime, dolore, paure in TV in parte recita un copione non scritto per avere 1 minuto di visibilità?
    il pubblico influenza “l’attore” guidandolo nelle sue battute?
    Pur riferendomi alla TV è possibile trasporre su Internet le stesse abitudini
    ed indipendentemente dalle risposte prestiamo sempre grande attenzione alla LIBERTA’, non solo la nostra perchè non esiste la libertà per il singolo. La libertà deve essere per tutti.

  3. Y says:

    Io per esempio ho seguito il consiglio finale.. ma tu sei un salame perché ti ostini a utilizzare Maicrosoft

  4. g. says:

    Putroppo non è solo una questione di contenuti… fosse solo questo, sarebbero fatti di quelli che su questi network ci perdono la vita… è un problema economico, e di libertà.
    Se hai voglia, leggi questo mio articolo:

    http://anarcosurrealisti.noblogs.org/…elle-facce

    Se vuoi commentare sei il benvenuto!

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